Lo
Shockwave Rider vola alto nel cielo. Si staglia maestoso all’orizzo-
-Voliamo
pure troppo alti. Abbassiamoci un po’, Capitan Marvel.- comanda il Capitano.
Il
Capitano è solamente uno stupido carnoso che un giorno, mentre era ubriaco
(come suo solito), ricevette da due alieni l’Heartstar (non chiedetemi cosa
sia, nemmeno lui ha saputo spiegarlo), che gli ha donato un insieme generico di
abilità speciali da super eroe.
-Quante
volte te lo devo dire? Non mi chiamo più Capitan Marvel! Adesso sono Spectrum!
Anche se qualche maledetto si è permesso di divulgare la mia identità segreta…
Monica
Rambeau, anche se lei preferisce farsi chiamare Spectrum, ha la capacità di
trasformarsi in qualsiasi forma di energia all’interno dello spettro
elettromagnetico. Ma soprattutto è il comandante del nostro gruppo (così ha
deciso la holding intergalattica che ci finanzia, la Landau, Luckman & Lake),
elemento che io contesto altamente perché, non solo è una carnosa, ma è pure
una donna, per giunta di colore, e che addirittura si innamora di altre donne.
Mi chiedo, dove andremo a finire?
-Perché
dovremmo abbassarci, Capitano? Hai paura che questo veicolo sperimentale non
regga e vada in mille pezzi? Sei proprio un fifone.- lo deride Boom-Boom.
Che si
chiama Tabitha Smith ed è una mutante con il potere di creare sfere di plasma
di varie dimensioni che esplodono. Se il Capitano può essere considerato uno
stupido, allora lei è più stupida di uno stupido.
-Dico
che è meglio abbassarci perché non vorrei che ci sfuggisse l’isola dove
dobbiamo atterrare. Non sono mai stato un fifone, nemmeno da sobrio.
-Tra
i tuoi poteri non c’è la super vista?- chiede Machine Man -Ad ogni modo grazie
al mio binocolo incorporato negli occhi non corriamo questo rischio.
Ed ecco
infine me, Aaron Stack, geniale ed inarrestabile robot. Mi chiedo cosa ci
faccio insieme a questa gente qui. Ah, abbiamo pure un quinto elemento che
dovrebbe trovarsi già sull’isola. Si chiama Elsa Bloodstone ed è un’addestratissima
cacciatrice di mostri. Probabilmente è il membro del gruppo più efficiente, a
parte me. Peccato sia inglese.
-Senti
un attimino, Aaron.- dice Spectrum, alzandosi di scatto dal sedile di
pilotaggio -Pensi forse che non siamo in grado di percepire le tue
presentazioni idiote?
-Quali
presentazioni? Non so di cosa stai parlan…
Monica,
il Capitano e Tabitha cominciano a picchiare Aaron.
-Ehi,
un momento! Ahia! Chi è che sta pilotando questo coso adesso?- fa notare il
robot.
Dall’alto
della mia sapienza capisco perché i miei compagni carnosi mi stiano picchiando.
In effetti non so cosa mi stia succedendo. Forse dopo la mia ennesima
distruzione (nonostante le mie eccelse abilità vengo danneggiato un po’ troppo
spesso) hanno sbagliato qualcosa nel ricostruirmi e nel riprogrammarmi. Dicono
che adesso sono antipatico e insopportabile mentre prima ero una persona un
robot meraviglioso, grande amico degli umani dei carnosi. Quando me ne
ricordo devo fare un salto al Progetto PEGASUS (se
è veramente lì che mi hanno ricostruito, non riesco a ricordare bene). Comunque
devo concludere la presentazione. Noi cinque formiamo la squadra di super eroi
chiamata
NEXTWAVE
N. 1 – Mostri giganti cattivi e super eroi irrequieti
La
Beyond Corporation è una società interdimensionale composta da esseri che
pensano soprattutto a divertirsi, giocando a modo loro con la popolazione del
multiverso. Per fare un esempio, sul pianeta Terra potrebbero aver finanziato
gli incredibili esperimenti di tre folli scienziati umani volti a ricreare
mostri giganti noti in passato, solo per poter vedere poi cosa avrebbero
combinato tali mostri una volta fatti piombare su varie città. Al momento però
solo pochi mostri hanno già preso vita e sono ancora tutti su
Monica:
-L’isola! Il radar dell’astronave l’ha trovata.
Aaron:
-Questo ciottolo dispone di un radar funzionante?
Monica:
-Mi preparo per farlo atterrare. Guardate! Adesso riusciamo a vedere pure Elsa!
Sta già affrontando un paio di mostri da sola.
Tabby:
-Un momento, Elsa sta volando!
Aaron:
-E quindi?
Tabby:
-E quindi non va bene! Non sapevo che sapesse volare! Cioè, Monica vola, il
Capitano vola, Aaron vola. A questo punto divento l’unica della squadra che non
sa volare!
Monica:
-Puoi sempre indossare l’imbracatura di volo che abbiamo a disposizione.
Tabby:
-Gosh! Non è questo il punto!
Aaron:
-Gosh? Che esclamazione sarebbe? Piuttosto, il Capitano dov’è finito?
Monica:
-E’ saltato giù dall’astronave ed è piombato su un mostro gigante. Ha già
rovinato il piano che avevo in mente.
Tabby:
-Ecco, non sapevo nemmeno che avessimo un piano!
Monica:
-Infatti non l’abbiamo. Ma se l’avessimo avuto lo avrebbe rovinato.
Aaron:
-Ma lo sentite quello che dite?
Tabby:
-Certo. Mica siamo sorde.
Aaron:
-Lasciamo perdere…
Qualche
giorno prima.
E’
proprio Monica Rambeau la donna seduta al tavolo del ristorante che sta
parlando con un’altra donna, bionda e piuttosto atletica.
-Quindi
tu saresti Zoe Culloden, un’umana al servizio di questa holding intergalattica
-La
Landau, Luckman & Lake.
-che
vuole il bene dell’umanità e del pianeta
-Sì,
ha interesse a favorire l’evoluzione della nostra specie nella direzione più
splendente e proficua possibile.
-e
che adesso si trova a dover affrontare questa Beyond Corporation
-Che
non è nostra nemica, ma avendo deciso di divertirsi su questo pianeta sta
compromettendo ciò che l’umanità potrebbe realizzare.
-e
la vuole sconfiggere con cinque super eroi terrestri presi a caso
-Non
presi a caso, ma proprio quelli che sono stati indicati dai nostri precognitivi
come coloro che riusciranno a sistemare le cose.
-Ti
avevo detto che odio essere interrotta mentre parlo? E tu lo hai già fatto…
uhm… quattro volte di fila.
-Vedi
che sei parecchio nervosa? Non sei la solita Monica Rambeau.
-E
tu che ne sai? Ah già, avete i vostri mezzi. E sono parecchio nervosa sì. Negli
ultimi tempi sono stata prima lasciata dalla mia fidanzata e poi licenziata
perché dove lavoro hanno saputo che nel tempo libero faccio la super eroina,
cosa proibita nel contratto. Se scopro chi è stato a rivelargli
-E
se ti dicessi che potrebbe essere stata la Beyond stessa?
-Mi
hai interrotto nuovamente. E poi perché la Beyond avrebbe dovuto crearmi dei
problemi? Sapeva che voi mi avreste contattata per affrontarli?
-Può
darsi ma non posso saperlo. Sicuramente però sei già nella loro lista nera
perché hai interferito nei loro piani.
-Ah
sì? Non lo sapevo. E quando sarebbe successo?
-C’erano
loro dietro la SILENT e Numero Nessuno. Li ricordi?
-Li
ricordo sì. Li ho affrontati insieme ai Difensori tempo fa. Se fosse veramente
così... Ok, ci sto. Hai detto che sarò il capo della squadra, vero?
-Sì,
è così.
-Allora
sarà un giochetto sistemare questa Beyond.
-La
Beyond è troppo potente e vasta per pensare anche solo di poterla impensierire,
e la stessa cosa vale per la Landau, Luckman & Lake. Io stessa sono sì il
super capo del reparto che si occupa della Terra e dintorni, ma sono solamente
una piccola ruota dell’ingranaggio. Però possiamo dare una lezione a quelli
della Beyond che hanno messo gli occhi sul nostro pianeta e farli desistere dal
ripresentarsi in futuro.
I
Difensori e Monica hanno affrontato la SILENT, un’organizzazione che donava
super poteri alle persone affinché queste creassero il caos, su Difensori MIT
#75 e sul successivo Giant-Size Difensori #2. Sì, sono Aaron Stack e sto
spiando le due donne per conto di Gerry Lequarre. Anche se forse Zoe
potrebbe sospettare la cosa. Ma tanto sarà ad ogni modo obbligata a farmi
entrare nella squadra, visto che i precognitivi della Landau, Luckman e Lake le
hanno detto che io devo esserci.
Adesso.
La
prima cosa che ha notato Elsa Bloodstone appena incontrato i primi mostri
giganti è che assomigliano ad alcuni mostri del passato. La seconda è che non
sono difficili da uccidere, almeno per lei. Dove incontra difficoltà la
pistola, trova strada spianata il fucile. E talvolta può bastare pure la spada.
Il Capitano, che arriva passando attraverso il corpo di un mostro, rimane
ammirato da cotanta maestria (e non soltanto da quella).
-Ci
stai dando proprio dentro, rossa.
-Devo
riscattare il fallimento della nostra prima missione. Stavolta Elsa Bloodstone
farà le cose in grande.
-Già,
la nostra precedente missione… Non mi ci far pensare.
In
effetti avevo dimenticato di dire che questa non è la prima avventura dei
Nextwave. Ce n’è stata un’altra prima,
che non è andata proprio bene, nonostante la mia presenza. D’altronde non si
trattava di un compito semplice. C’era…
-Non
la voglio più sentire nominare.- interrompe Monica.
-Cosa
c’è, non ti va che si sappia che hai già fallito una volta come comandante?-
insiste Aaron, che non ha gradito il fatto di essere stato interrotto.
-Non
è stato un mio errore!
-Voi
due, volete prestare attenzione ai mostri?- fa notare Tabitha.
I
tre infatti sono atterrati sull’isola e sono alle prese con alcuni mostri
giganti.
Monica
non se lo fa ripetere due volte.
-Laser
a raggi gamma exawatt! Lama a infrarossi! Nova a ultravioletti! Tempesta di
microonde!
Dopo
pochi attimi attorno ai tre non è rimasto alcun mostro gigante nemico.
-Quando
fa così mi mette un po’ paura.- osserva Tabitha rivolgendosi ad Aaron.
-Già.
Dovrei fare più attenzione quando voglio provocarla.
Un
mostro gigante esce improvvisamente da sotto terra.
-Tic
tic tic… boom!- esclama Tabitha mentre lancia e fa successivamente esplodere
una sfera di plasma contro il nemico, eliminandolo.
-Ecco,
volevo giusto dirtelo. Quando lanci le tue cose potresti evitare di fare quel
rumore? Mi infastidisce.
-Certo
che nei hai di lamentele da fare, per essere un robot! E poi quale rumore? Io
non faccio rumori.
-Come
no! Quel tic tic tic.
-Io
non faccio mai tic tic tic.
-Ma
se lo hai appena fatto anche adesso con quel mostro!
-Secondo
me hai un malfunzionamento al reparto uditivo.
La
discussione termina quando un’ombra gigantesca si staglia sui due.
-Quel
mostro gigante volante assomiglia proprio a Fin Fang Foom.- nota Aaron.
-Finfangofu?
Che roba è?
-Sei
proprio ignorante.
-Ignorante
è chi l’ignorante fa.
-Che
vuoi dire?
-Non
lo so, mi è venuta così. Lascia perdere.
Ma
da dove è spuntato fuori questo mostro “speciale”?
Nel
laboratorio segreto, i tre scienziati folli stanno assistendo alla debacle dei
loro mostri giganti.
-Dobbiamo
fare qualcosa!- dice il primo.
-Inviamogli
contro la nostra creatura più potente!- propone il secondo.
-…-
probabilmente conferma il terzo, quello chiamato il Silenzioso.
Un
mostro gigante verde a forma di drago prende il volo e raggiunge il punto dove
si trovano i cinque Nextwave.
Elsa:
-Sembra davvero Fin Fang Foom.
Aaron:
-Come avevo già detto io.
Capitano:
-Finfangofu? Che roba è?
Aaron:
-Pure tu!
Monica:
-Lo sistemerò in un battibaleno.
Con
somma sorpresa dei cinque, il mostro comincia a parlare:
-Siete
davvero sicuri di volermi sfidare? Non preferite fuggire? Vi avverto, non avrò
pietà con voi.
Successivamente
continua a parlare ma pronunciando parole non comprensibili ai super eroi.
Capitano:
-Che ci stia lanciando contro un incantesimo? Qualche volta ho visto in azione
qualche mago, compreso quel tanto decantato Dottor Strange, e pronunciano
sempre formule simili, non capisco mai una parola.
Tabby:
-Un mostro gigante che usa la magia è parecchio fastidioso da affrontare.
Aaron:
-Se i miei circuiti mi dicono il vero, il mostro sta semplicemente ripetendo in
varie lingue quello che ci ha detto prima.
Capitano:
-Ma cos’è, una guida turistica?
Tabby:
-Io non ho mai sopportato le guide turistiche.
Nel
laboratorio segreto, i tre scienziati sono rimasti interdetti.
-Ma
cosa sta succedendo?- chiede il primo.
-Evidentemente
abbiamo sbagliato qualcosa. Il mostro è andato in tilt.- ipotizza il secondo.
-…-
probabilmente conferma il terzo, quello chiamato il Silenzioso.
Il
mostro simile a Fin Fang Foom smette di parlare, poi riprende a volare,
raggiunge il laboratorio segreto e vi si lancia contro. Segue una forte
esplosione e un devastante incendio. I cinque Nextwave osservano la scena, in
lontananza.
Capitano:
-Credo che abbiamo vinto.
Monica:
-Sì. Questa missione è stata un successo, grazie alla mia guida sicura e
decisa.
Tabby:
-Cioè quindi ce ne possiamo andare? Questo posto non è che mi piaccia granché.
E poi non c’è segnale per il cellulare.
Monica:
-Elsa, torni insieme a noi?
Elsa:
-Mi piacerebbe rimanere un altro po’, per vedere se ci sono ancora mostri in
giro.
Improvvisamente
però il terreno dell’isola comincia a tremare e a sprofondare in acqua.
Elsa:
-Anzi, ci ho ripensato. Grazie del passaggio.
Non so
se non ne ha fatto cenno perché vuol mantenerlo segreto anche a noi o
semplicemente perché non c’è stata l’occasione, ma so con certezza che Elsa
oltre che con noi collabora anche con la Weird Happenings Organization, un
servizio segreto inglese. Chissà cosa c’è sotto. Non c’è poi tanto da fidarsi
di questi carnosi inglesi.
Zoe
Culloden cammina mischiandosi tra le persone normali che affollano le strade
durante il periodo natalizio. Un Babbo Natale dalla lunga barba bianca attira
la sua attenzione.
-Gerry!
Cosa ci fai qui conciato in codesto modo?
-Sei
diventata proprio brava, hai subito individuato il mio travestimento.
Gerry
Lequarre è un uomo che ha lavorato per la Landau, Luckman e Lake, diventandone
un pezzo importante ancor prima che vi entrasse Zoe, per poi abbandonarla una
volta entrato in contrasto con certi modi di agire dell’azienda. Da allora ha
agito individualmente e talvolta si è ritrovato ad allearsi con Zoe.
-Allora
è vero quello che sospettavo. Sai anche tu cosa sta combinando la Beyond e
quello che stiamo facendo noi.
-Non
so di cosa stai parlando.
-Sapevo
che Aaron Stack lavorava di nascosto per qualcun altro. Adesso ho la conferma
che lavora per te.
-Il
solo avermi incontrato per strada vestito da Babbo Natale ti da tutte codeste
certezze? Sei sicura di sentirti bene? Forse hai visto troppi film di
spionaggio.
-Potremmo
collaborare anche stavolta, non credi? Pure tu non sopporti la Beyond.
-Ti
preferivo soldato semplice. I grandi capi non mi sono mai piaciuti, nemmeno quando
lo ero io stesso.
-Sappiamo
che possiamo fidarci l’uno dell’altra, no? E la gestione del caso è tutta in
mano mia, i piani alti se ne stanno fregando di cosa sta succedendo qua.
-Non
mi hai convinto, ma voglio fidarmi ugualmente. Hai saputo l’ultima novità? Devi
aver dato piuttosto fastidio a quelli della Beyond.
-Perché
lo pensi?
-Hanno
fatto scendere in campo Dirk Anger.
-Oh
cavoli!
Aeromarine,
l’enorme ed invisibile quartier generale volante dell’organizzazione denominata
HATE (Highest Anti-Terrorism Effort), al servizio della Beyond Corporation. Il
direttore Dirk Anger parla ai suoi cinquanta sottoposti umani e ai suoi cento
soldati chiamati Broccoli Men, armature di ferro stile Doombot manovrate al
loro interno da alghe geneticamente modificate:
-Siamo
stati incaricati di eliminare, annientare e possibilmente deridere il super
gruppo chiamato Nextwave. Non ci deve interessare quanto sia potente, noi
dobbiamo esserlo di più. Non ci deve interessare quanto sia crudele, noi
dobbiamo esserlo di più. Non ci deve…
-Abbiamo
capito!- esclama spazientito un soldato umano.
Dirk
afferra un mega fucile e spara un colpo nella sua direzione. Il corpo del
soldato esplode.
-Qualcun
altro ha già capito quello che voglio dire?
-No!
Non abbiamo ancora capito!- ripetono tutti all’unisono e ad alta voce.
-Bene.
Bene così!
Avete
appena assistito ad un veloce numero di NEXTWAVE, dove tutto ciò
che accade ha un significato ben preciso.